Il Verde Verticale in Puglia: una scommessa vinta

Nell'affascinante mondo dell'architettura e del design, il verde verticale sta guadagnando sempre più spazio come elemento di progettazione. Verde Profilo, un'azienda all'avanguardia in questo settore, sta svolgendo un ruolo di primo piano nella promozione di questa tecnologia innovativa. Abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Nicola Bombini, Area Manager di Verde Profilo, per scoprire di più sul suo ruolo nella diffusione del verde verticale in Puglia e le sfide che incontra nel suo lavoro.

Nicola, ci interessa indagare il tuo rapporto con Verde Profilo, un'azienda che sta lavorando da tempo sul verde verticale e come possa essere strumento di progetto nel lavoro degli architetti.

Quindi iniziamo a parlare di questo tuo rapporto in terra di Puglia.

Sì, è stata una bella scommessa, accettata otto anni fa con Stefano. L'azienda è arrivata in Puglia e anche nella mia agenzia con un prodotto assolutamente sconosciuto. Quello che più mi ha incuriosito è stata la scommessa di iniziare a portare questa tecnologia verde all'interno degli studi di progettazione. È stata una scommessa accettata e un'avventura avvincente. Oggi contiamo più di dieci studi con i quali collaboriamo frequentemente e, la cosa che più mi entusiasma, è l'aumento notevole di richiesta di confronto e di consulenza tecnica da parte degli progettisti.

Nella terra degli olivi e delle coltivazioni progettare con il verde, soprattutto nel centro della città, ma anche nelle masserie dove il verde c'è già, fa specie avere la possibilità di progettare con il verde.

Il dialogo tra interno ed esterno è ben risolto soprattutto da un verde progettato?

Assolutamente sì e quello che più viene apprezzato, soprattutto in ambito masserie, è proprio il connubio fra materiali naturali, la nostra bellissima pietra, il nostro bellissimo color bianco, con il progetto del verde soprattutto messo in verticale, posizionato in verticale che ha sempre creato ambienti anche vibrazioni rilassanti e molto molto molto particolari.

Il tuo è un lavoro di relazioni che vanno coltivate e messe in rete tra loro. Inoltre, il progettista è diventato molto un prescrittore rispetto al passato.

Come è cambiato il lavoro di chi propone un'azienda ai progettisti? 

È cambiato il panorama, ma anche, secondo me, la dinamica e il rapporto tra il progettista e la mia figura che chiamiamo rappresentante, il vecchio agente. Oggi, soprattutto all'interno di Verde Profilo, è diventata una vera e propria consulenza, un vero e proprio confronto alla pari. L'esigenza tecnica da parte del progettista e la predisposizione, soprattutto la voglia commerciale e professionale che il vecchio rappresentante, oggi consulente, offre con immensa voglia.

Poi c'è tutta la parte del post vendita e del tuo aggiornamento. Questo prodotto, che sembra semplice in realtà è abbastanza complesso, prevede una serie di brevetti, studi e innovazioni che tu devi conoscere.

Come ti aggiorni?

Io mi aggiorno costantemente. Primariamente grazie a ciò che mi viene richiesto dal professionista perché, paradossalmente, sono loro a ricercare sempre un livello superiore “costringendo” me a elevare sempre l’asticella di conoscenza, di tecnica, di professionalità. È ovvio alle spalle ho un'azienda ben fatta, ben costruita, che ha una visione ben chiara di quello che deve fare e quindi mette a mia disposizione un bagaglio di conoscenza immenso.

L'intervista con Nicola Bombini, Area Manager di Verde Profilo, ci ha offerto uno sguardo approfondito sul suo coinvolgimento nell'introduzione del verde verticale in Puglia e nell'interazione con i professionisti del settore. La sua esperienza dimostra che, nel mondo del design, le relazioni e la continua formazione sono fondamentali per il successo. L'innovazione e la passione di Nicola stanno contribuendo a trasformare il panorama architettonico della regione, portando il verde verticale a nuove vette di creatività e sostenibilità.

Intervista condotta da Giorgio Tartaro