Nel cuore della capitale italiana, a Roma, l'azienda Studio Transit si distingue per la sua visione unica nell'ambito dell'architettura e dell'innovazione. Fondata ormai cinquant'anni fa, Studio Transit ha affrontato sfide ambiziose nel settore della progettazione architettonica, con un'attenzione particolare alla ricerca, alla sostenibilità e all'uso creativo del verde tecnologico. Giorgio Tartaro, giornalista esperto nel campo dell'architettura, ha avuto l'opportunità di intervistare Lorenzo Langella, uno dei principali protagonisti di Studio Transit, per scoprire di più sul loro lavoro e sul progetto dell'Angelini Farmaceutica.
Studio Transit è una realtà romana che ha una solida storia di cinquant'anni nel campo della progettazione architettonica. Ci occupiamo principalmente di progettazione architettonica, sia pubblica che privata, in ambito direzionale, residenziale e infrastrutturale. Il nostro team è composto da circa 30 professionisti, tra architetti e ingegneri, che lavorano in modo collaborativo. La ricerca è il nostro principio fondamentale di operatività, e il nostro nome, "Transit," deriva dalla nostra storica attività legata alle infrastrutture.
Sto parlando del progetto dell'Year Quarter dell'Angelini Farmaceutica, un progetto che ha avuto origine da un concorso vinto nel 2006. Nel corso degli anni, abbiamo sviluppato e realizzato le fasi 1 e 2 del progetto, e attualmente stiamo lavorando alla fase 3, che è un naturale prolungamento delle fasi precedenti. È un progetto molto particolare e stimolante.
L'unitarietà del progetto è fondamentale. Spesso, questi progetti in diverse fasi iniziano come un'unica visione, che poi viene suddivisa per consentire il proseguimento dei lavori mentre altre fasi sono in corso. Questa organizzazione può essere complessa, ma il nostro obiettivo è sempre stato mantenere l'idea originale, anche se questioni urbanistiche o tecnologie emergenti possono apportare modifiche. Le nuove tecnologie ci hanno aiutato a concretizzare la visione iniziale, soprattutto a livello di progettazione.
Il verde non è semplicemente integrato nei nostri progetti; è parte integrante sin dall'inizio. Questo progetto è stato concepito con la natura come uno dei principali elementi architettonici. Il verde è ciò che chiude il lotto urbano, creando una connessione significativa tra il vecchio fabbricato e la nostra nuova realizzazione. Questo elemento verde si estende dall'interno del lotto verso lo spazio pubblico, creando un'interazione tra spazi privati e pubblici. È una tendenza che vede spazi diventare più permeabili e aperti alla natura.
Abbiamo inserito più di 300 metri quadri di verde tecnologico, tra pareti di verde stabilizzato e pareti di verde in basi, all'interno del progetto. Questa scelta si basa su nuove tendenze scientifiche che rivelano come il verde possa migliorare la qualità degli spazi e il benessere degli utenti. Inoltre, il nostro progetto, Pierquarters dell'Angelini, è uno dei pochi edifici a Roma certificati Platinum, il che dimostra come il verde abbia contribuito al raggiungimento di questo obiettivo.
Ricerca. La ricerca è il cuore della nostra filosofia di lavoro. Cerchiamo costantemente nuove soluzioni, materiali e tecnologie per creare spazi che migliorino il benessere delle persone. La ricerca non si limita solo agli aspetti tecnologici, ma riguarda anche la creazione di spazi più flessibili e adattabili alle esigenze moderne.
Studio Transit si distingue per la sua visione innovativa nel campo dell'architettura, con un'impronta di ricerca e sostenibilità. Il progetto dell'Angelini Farmaceutica rappresenta un esempio eccellente di come l'azienda abbia integrato con successo il verde tecnologico e la natura stessa nei propri progetti, migliorando la qualità degli spazi e contribuendo alla certificazione Platinum. La parola chiave di Studio Transit è "ricerca", un valore fondamentale che guida il loro costante impegno nell'innovazione e nella creazione di spazi migliori per le persone.
Intervista condotta da Giorgio Tartaro