Alla scoperta di Mind, Milano Innovation District

Intervista a Giulia Bonisoli Denza di Lendlease

Oggi siamo qui per un'intervista davvero interessante con Giulia Bonisoli, rappresentante di Lendlease, il gruppo australiano leader nel campo del real estate. Ci parlerà del loro entusiasmante progetto di riconversione dell'ex area Expo 2015 in un fiorente distretto dell'innovazione: Mind Innovation District. Scopriremo come il paesaggio e la natura si fondono armoniosamente nella progettazione urbana e come l'intelligenza artificiale gioca un ruolo chiave nella realizzazione di un paesaggio fluido e sostenibile.

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Partiamo dalle basi: di cosa si occupa Lendlease?

Ciao, Giorgio! Lendlease è un gruppo australiano leader nel campo del real estate e siamo attivi nello sviluppo di aree urbane in tutto il mondo, con progetti in diverse parti del globo, compresa l'Italia. In particolare, stiamo portando avanti due progetti di grande rigenerazione urbana: Mind e Milano Santa Giulia.

E di questi due progetti, oggi ci concentreremo su Mind. Puoi dirci di più su di esso?

Mind è un entusiasmante progetto di riconversione dell'ex area Expo 2015, con l'obiettivo di trasformarla in un distretto dell'innovazione. Non puntiamo a creare un semplice business district, ma un vero e proprio quartiere con una varietà di funzioni, tra cui residenze, attività commerciali, scuole e quattro ancore pubbliche: l'Università Statale di Milano, HT Human Technopole per la ricerca scientifica, l'ospedale Galeazzi e la Fondazione Triulsa.

Quindi avete in mente una vera e propria comunità urbana.

Esattamente! Vogliamo costruire una comunità viva, dove il paesaggio e la natura si fondono senza filtri nel quotidiano. La forza generatrice di nuove identità urbane e il senso di appartenenza al luogo vengono proprio dal paesaggio circostante. Quindi, prima di costruire una città, dobbiamo costruire una comunità che la viva.

E mi hai accennato al ruolo del verde nella progettazione. Potresti spiegarci meglio?

Il verde è un elemento fondamentale nella progettazione del Mind Innovation District. Anche nel piano integrato di intervento, che è una sorta di masterplan o linee guida della futura area che sorgerà, abbiamo concordato il fattore del “preverdissement”. Questo ci permette di pianificare e installare il verde in modo oculato portando gli alberi ancora prima che siano pronti per la piantumazione. Cresciamo gli alberi in loco, nel contesto naturale in cui andranno a trovarsi, in modo che possano adattarsi e crescere in modo sano e armonioso nel futuro paesaggio urbano.

Quindi il verde è davvero una parte integrante del vostro approccio sostenibile.

Si, esatto, lavoriamo con soluzioni circolari e attenzione alle risorse. La sperimentazione e l'innovazione ci aiutano a creare un paesaggio dinamico, fluido e sostenibile.

Secondo te esistono dei payoff per questo progetto?

Io credo che la parola chiave sia proprio “Innovazione” perché per noi, Mind, è come un laboratorio di sperimentazione a cielo aperto. Stiamo lavorando per essere circolari e fare attenzione all’utilizzo delle risorse. Siamo attenti alla scelta di materiali, specie arboree arbustive e la loro applicazione tecnica è studiata per trovare soluzioni nuove e innovative, creando un paesaggio fluido, dinamico e sostenibile.

Un ultimo punto: l'intelligenza artificiale. Come vi aiuta nel processo di progettazione?

L'intelligenza artificiale è uno strumento fondamentale nella nostra progettazione. Utilizziamo il Building Information Modeling (BIM) con fattori predittivi per la gestione e la manutenzione degli spazi verdi, consentendoci di prevedere il fabbisogno idrico e le necessità degli alberi durante le diverse stagioni, garantendo una sostenibilità adattata alle esigenze.

Veramente interessante! Grazie mille, Giulia, per questa intervista illuminante!

Grazie a te e grazie a tutti per l'attenzione!

E così, cari lettori, abbiamo avuto l'opportunità di esplorare il Mind Innovation District di Milano attraverso l'entusiasmante intervista con Giulia Bonisoli di Lendlease. Questo progetto di riconversione dell'area Expo 2015 ci mostra come il verde, la natura e l'intelligenza artificiale possano unirsi per creare un paesaggio urbano sostenibile e innovativo. L'innovazione è la parola d'ordine di questo progetto, dove il paesaggio diventa una forza generatrice di nuove identità urbane. Siamo sicuri che il Mind Innovation District sarà un esempio brillante di come la progettazione urbana può prosperare quando natura, tecnologia e comunità collaborano insieme. A presto con altre avvincenti storie di Archi-Nature!

Intervista a cura di Giorgio Tartaro

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