Noi esseri umani da sempre modifichiamo a nostro piacere gli ambienti in cui viviamo, ma sono anche gli ambienti stessi a influenzare noi: la nostra salute e le nostre emozioni, i pensieri e le decisioni, le (inter)azioni e la nostra identità.
Oggi la nostra percezione degli spazi può essere migliorata con l'aiuto di una specifica disciplina progettuale che è in grado di creare esperienze positive all'insegna della salute e del benessere negli ambienti costruiti: il Biophilic Design.
In questo articolo:
La progettazione biofila, (in inglese BIOPHILIC DESIGN), è una scienza applicata e un modo innovativo di pianificare edifici e interni, ma anche spazi urbani o intere città, che utilizza le più recenti scoperte sulla relazione tra gli esseri umani e la Natura, per creare ambienti artificiali all'insegna del benessere e della salute psicofisica delle persone. Questa disciplina che è nata una quindicina di anni fa, si pone come obiettivo principale quello di rendere gli spazi del vivere quotidiano il più possibile consoni all'innata biofilia umana. La biofilia è il nostro amore per la vita e per la Natura (Fromm, 1964) ed è stata definita da Edward O. Wilson come la "tendenza innata a concentrare la nostra attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che le ricorda e, in alcune circostanze, ad affiliarvisi emotivamente" (Wilson, 2002).
L'ecologo Stephen R. Kellert, uno dei due padri dell'ipotesi della biofilia insieme a Edward O. Wilson, ha definito il Biophilic Design come «il deliberato tentativo di tradurre l'affinità dell'Uomo con la Natura - nota come biofilia - nella progettazione di ambienti artificiali" (Kellert, 2008). Kellert ha chiarito subito che "il Biophilic Design non riguarda l'ecologizzazione dei nostri edifici o semplicemente aumentare la loro estetica attraverso l'inserimento di alberi e arbusti. È molto di più, riguarda il ruolo dell'umanità nella natura e il ruolo del mondo naturale nella società umana" (Kellert, 2008). Per Kellert e Wilson "Natura" non significa soltanto vegetazione, ma coinvolge "il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi" (Treccani).
La disciplina del Biophilic Design inserisce nei progetti le caratteristiche e i benefici della Natura, rendendo così gli ambienti il più possibili simili a quelli naturali. Questo approccio progettuale negli ultimi anni gode di un crescente interesse, non solo da parte degli architetti o dei professionisti della filiera dell'edilizia, ma anche da parte di un pubblico sempre più attento e sensibile ai temi legati alla Natura e alla salute psicofisica negli spazi in cui ci troviamo quotidianamente a vivere, lavorare, imparare, giocare e curarci.
Oltre alle discipline tradizionali della progettazione, oggi ci sono numerosi altri ambiti coinvolti nella definizione degli ambienti biofili con un approccio multidisciplinare. Il Biophilic Design si avvale per esempio delle conoscenze della psicologia ambientale, della psicologia e biologia evoluzionistica, dell'ecologia affettiva (branca dell'ecologia che si occupa delle relazioni psichiche -emotive e cognitive- che noi esseri umani instauriamo con la Natura), delle neuroscienze, della biologia, ecc.
È auspicabile che il Biophilic Design integri sempre di più i concetti della sostenibilità ambientale, economica e sociale, e che da disciplina di nicchia diventi una prassi progettuale consolidata in grado di creare habitat artificiali che salvaguardino da un lato l'ambiente naturale, e dall'altro garantiscano il benessere e la salute degli esseri umani. Un ambiente biofilo progettato correttamente secondo i consueti protocolli riconosciuti dalla comunità scientifica, sul piano cognitivo, accelera il processo di rigenerazione dell'attenzione e rende il pensiero delle persone più chiaro; sul piano emotivo, favorisce il recupero dallo stress. Questi benefici sono già noti e oggi si possono misurare con appropriate scale psicometriche.
È importante che torniamo a una vita in armonia con la Natura anche nelle nostre case e nelle nostre città. Oggi chi si occupa di progettazione ha una grande opportunità di agire affinché gli edifici in cui viviamo siano luoghi più sani sia per il corpo che per la mente. Il Biophilic Design ci offre questa grande opportunità.
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Bettina Bolten, Biophilic design consultant